Quesito n. 2 – Scheda arancione – Limitazione delle misure cautelari
Domenica 12 giugno, i cittadini italiani sono chiamati ad esprimere il proprio voto in merito al c.d. “Referendum Giustizia”, ovvero il Referendum abrogativo composto da 5 quesiti aventi ad oggetto il sistema giudiziario.
Il secondo quesito, contenuto da una scheda di colore arancione, attiene all’abrogazione dal nostro ordinamento del pericolo della reiterazione del reato quale presupposto per la sottoposizione alle misure cautelari della carcerazione e degli arresti domiciliari, limitatamente ad alcune fattispecie criminose.
La disciplina attuale prevede la facoltà di imporre, già durante le fasi istruttorie e dunque prima del processo, in via meramente cautelare, le misure dell’arresto e dei domiciliari, per reati quali lo stalking o altri di analoga gravità.
Con l’abrogazione della legge, le stesse misure cautelari resterebbero invece attivabili soltanto per i delitti più esecrabili, quali quelli commessi con armi o relativi alla criminalità organizzata.
Votando Sì, e pronunciandosi quindi a favore dell’abrogazione parziale dell’art. 274, comma 1, lett. c) c.p.p., si manifesta la volontà di circoscrivere le misure cautelari della detenzione in carcere e degli arresti domiciliari, motivate dal pericolo di reiterazione del reato, soltanto alle fattispecie criminose più gravi.
Votando NO, invece, si mantiene in vigore la disciplina in vigore, e le misure cautelari della detenzione in carcere e degli arresti domiciliari, motivate dal pericolo di reiterazione del reato, restano quindi attivabili anche a fronte di delitti meno gravi.